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Dopo essere rimasti ammaliati dallo splendido panorama che solo Poschiavo sa offrire, si raggiunge Cavaglia, superando la costa del Ghiblung. Edificato su un altopiano creatosi grazie all’azione del ghiacciaio ormai scomparso, Cavaglia fu un villaggio sviluppatosi nelle vicinanze della centrale elettrica, presente ancora tutt’oggi, e fu abitato principalmente dai suoi lavoratori.
Oltre ad essere conosciuta per il suo villaggio, Cavaglia è famosa nel mondo per il suo bellissimo Giardino dei Ghiacciai. Sin dai primi insediamenti nel luogo, l’attrazione principale sono le marmitte glaciali di grosse dimensioni presenti nel “giardino”, frutto dell’erosione continua e costante dell’acqua nella roccia e antica testimonianza della presenza del ghiacciaio; una delle leggende, forse la più particolare, legate alle “Marmitte dei Giganti” vuole che in quelle buche naturali gli abitanti gettassero le streghe.
Il nome di questo paese, immerso fra vecchi boschi, trae origine dal torrente Cavagliasco che frammenta in due la piana su cui sorge.
Cavaglia risulta un luogo ideale per escursioni estive, fra cui trekking e arrampicata, mentre in inverno si presta alle attività sciistiche, grazie agli impianti presenti, o arrampicate sui muri di ghiaccio.
Il “giardino dei ghiacciai” si trova a soli 500 metri in direzione sud rispetto alla stazione di Cavaglia ed è facilmente raggiungibile attraversando un sentiero segnalato; oltre a questo giardino si possono visitare anche le “marmitte dei giganti”, un fenomeno naturale impressionante; nel corso degli anni, i detriti e la sabbia portate dalle acque e dai forti ghiacciai prestorici hanno scavato lentamente la roccia formando delle conche.
Inoltre si possono fare delle escursioni, prendendo dei sentieri che passano vicino alla linea ferroviaria lungo il Lago bianco. Dopo aver attraversato il sentiero del lago lo sguardo può perdersi verso sud in direzione Valposchiavo fino alle alpi bergamasche. Al poz del drago si prende un altro sentiero che va sulla sinistra, che affianca il torrente, scendendo rapidamente nel bosco dei larici. Prima di proseguire dritto è giusto fare una deviazione verso il lagh da l’Ombra (1995 m.s.l.m.), un bellissimo laghetto alpino circondato da alberi. Dal laghetto si sale riprendendo il percorso lasciato in precedenza, e si prosegue verso la discesa della val da Pila, stretta valle in mezzo a una zona di totale tranquillità per la fauna selvatica del Campasc. Osservando con attenzione verso le pietraie si possono vedere dei camosci muoversi tra le rocce. Il sentiero scende comodamente accanto al torrente Acqua da Pila, si passa sotto il viadotto della ferrovia, si attraversa anche il villaggio di Cavaglia e si raggiunge la stazione della Ferrovia retica.
Volete visitare Cavaglia, ma non sapete dove poter alloggiare? Volete fare delle escursioni in queste zone e avete bisogno di un punto che vi faccia da base? State cercando un hotel ma avete un budget ridotto? Niente paura, qui di seguito vi proponiamo una serie dei migliori hotel a Cavaglia o nelle immediate vicinanze! Cosa state aspettando?